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Flamenco

Danza Orientale  
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PRINCIPALI STRUMENTI MUSICALI

Strumenti a corde della musica araba

Ud

Principale strumento musicale, simbolo della musica araba moderna e tradizionale, è l’unico strumento capace di seguire tutte le melodie.
Costituito da una cassa armonica lignea ed un breve manico con la paletta terminale ricurva ad angolo retto, il numero delle corde di base è di quattro, ma nel IX secolo fu aggiunta una quinta corda e più tardi ancora apparve il "shashtar", un liuto a sei corde, di cui cinque doppie e la più acuta semplice. Gli arabi lo definiscono, non senza ragione, il "sultano degli strumenti musicali".

Qanun

Discende dall’antica arpa egiziana, ha un ruolo importante nella musica araba già dal X secolo. E’ uno strumento di ottone e legno a forma trapezoidale che possiede 72 corde accordate a gruppi di tre, le modulazioni e i cambi di tono sono dovute a piccole alette di bronzo che si stringono quando si vuole aumentare il suono di una nota. Lo strumento viene poggiato orizzontalmente sulle ginocchia o sul tavolo del musicista che lo suona pizzicando le corde con le dita o con plettri applicati agli indici.

 

 

Alcuni strumenti a percussione
I tamburi a cornice hanno origini antichissime e vengono suonati con stili diversi in tutto il mondo (le sacerdotesse nell’Antico Egitto, e le donne ebree suonavano il tof). Infatti da sempre il battito del tamburo ha rappresentato il battito del cuore della terra, madre del creato e la stessa circolarità ricorda l’organo produttivo femminile, mentre il flauto per la sua forma fallica erano maschili. Suonando insieme rappresentava la totalità dell’Universo.

Duff

Tamburo a cornice, sacro impiegato in origine da “sole donne sacerdotesse" e sucessivamente anche da uomini durante i riti mistici sufi. Si può trovare di svariate misure (34-53 cm.) con una cornice larga di circa 5-7 cm. Viene applicata una pelle di capra, saldata da un collante e borchie. Su alcuni Duff si può trovare la cornice forata, per inserire il pollice e permettere una presa migliore. Non possiede piattini utilizzato nella musica popolare religiosa è conosciuto anche con nome di Adufe.

Bendir

Strumento a percussione simile al Duff ma con la cornice più alta e quattro corde posizionate sul retro che gli conferiscono un suono più vibrato. Ha la cornice in legno, del diametro tra 40 e 70 cm; non presenta cembali a differenza del riqq egiziano. La membrana è di pelle di capra e viene incollata o talvolta inchiodata sulla cornice.

 

Riqq

Req significa “delicato”. La cornice circolare in legno è costituita da cinque coppie di piattini doppi di metallo e ricoperta su un lato da pelle di capra o di pesce. Il suono di questo strumento tiene il ritmo specialmente nelle esecuzioni di brani classici. Utilizzato per accompagnare il ritmo eseguito dalla darabuka. Viene tenuto con entrambe le mani utilizzando, per perquoterlo, tutte le dita eccetto i pollici che servono a sostenerlo dall' interno.

Darbuka

Il suo nome sembra derivare dalla parola araba “darba”, il cui significato è “colpire”. Si può trovare in tutto il mondo arabo conosciuta con il nome di “tabla”, chiamata anche “il cuore della musica araba” dalle ritmiche acute e brillanti allo stesso tempo profonde e gravi. Utilizzata nella musica classica, popolare e moderna araba è uno strumento a forma di calice, anticamente la forma cilindrica veniva fatta di terracotta e sulla bocca superiore veniva tesa pelle di pesce. Attualmente si trova più facilmente in alluminio e plastica perchè più resistente.



 

Zagat (Cimbali a dito)

Strumento formato da due paia di piattini metallici, ciascuno di 6 cm si mettono sul dito medio e sul pollice di ciascuna mano e si usano come accompagnamento. Sono le “nacchere” orientali, infatti come le danzatrici flamenche, così le danzatrici mediorientali più esperte suonano questi piattini metallici mentre danzano accompagnando i momenti della loro danza che intendono sottolineare.

Strumenti a fiato

Nay

E’ lo strumento musicale più antico creato dagli Egizi nell’epoca faraonica con il gambo della canna. E’ lungo da 37 a 80 cm (minor lunghezza corrisponde a suono più acuto) ha 7 fori cui uno nella parte inferiore.
Il suo timbro poetico si adatta ad effetti melanconici che possono esprimere sia gioia che disperazione. Fin dai tempi antichi gli arabi hanno utilizzato il flauto per accompagnare recite di poesie.

 

 

 

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